7.3. L’ecosistema “cristallizza” parte dell’energia destinata a produrre calore (e regola anche la CO2).
La natura viva ha affrontato con successo il problema di autostenere la vita regolando la temperatura del pianeta attraverso il CICLO della “segregazione di CO2” (contemporanea alla produzione di ossigeno) sotto forma di Carbone o Petrolio, vita e suolo.
La bio-regolazione dell’equilibrio termico avviene attraverso due meccanismi correlati:
- il primo in grado di ridurre l’effetto serra tramite la riduzione della Co2 gassosa si realizza con l’azione dei vegetali che la “rubano” all’atmosfera trasformandola in polimeri di carbonio.
- il secondo in grado di “cristallizzare” l’energia a un livello di energia più alto del calore sotto forma di polimeri di carbonio, “petrolio” o suolo. Per questa caratteristica energetica il petrolio o il carbone possono essere a loro volta trasformati facilmente in energia.
Su questi due meccanismi, in particolare sul secondo si può fondare la rivoluzione industriale (non importa se classificata come prima seconda, terza,…)[23] e la società che da essa dipende.
7.4. Occorre che l’economia impari a “cristallizzare” l’energia del sole e regolare la CO2
Riprogettare un ciclo socio-economico in senso organico-dinamico significa far sì che l’intero sistema si comporti sempre di più come la vita organica, captando direttamente dal sole l’energia artificiale necessaria all’economia prima della sua trasformazione in riscaldamento del suolo [172][1] che alimenta l’effetto serra(fig 2).
Questo tipo di economia ha come fine ultimo generale l’equilibrio termico e come fine immediato il sequestro della CO2 dall’atmosfera attraverso lo sviluppo di ecosistemi [36,141].
Ma diversamente dalla natura che produce “petrolio”, in questo ciclo economico organico dinamico l’energia viene stivata sotto forma di energia cristallizzata in prodotti industriali utili o discariche inerti(sono la sostituzione del petrolio). È questo il caso dell’energia elettrica solare da pannelli che è “rubata” al riscaldamento del suolo quando viene trasformata
in manufatti attraverso la rivoluzione industriale. Si tratta di una nuova via economica con nuove caratteristiche ontologiche: Ricchezza (deve produrre nuovi manufatti UTILI), Riutilizzo (di materiali ancora validi senza trasformarli in calore), Riciclo (prodotti esausti), Riforestazione e altissimo Rendimento dei processi costruttivi[22]socio-economici.
[1] « Si tratta di una scelta non già “esclusiva”, ma sapienziale e dunque “preferenziale”. Scegliere la “società solare”, come scelta scientifico-tecnologica in funzione della scienza-sapienza ideoprassica dinontorganica, significa tracciare una linea programmatica preferenziale energeticamente non esclusiva quanto a risorse energetiche immediate. Oggi siamo vittime di un sistema energetico sbagliato. E ciò nonostante non è possibile lasciar mancare l’energia ad una società che di energia vive. Se pertanto le centrali atomiche e nucleari come produttrici di energia elettrica per un dato momento risultano un qualcosa di inevitabile, l’importante è che non rappresentino una scelta di principio, la quale condurrebbe alla “società nucleare” come un qualcosa di irreversibile.» Tommaso Demaria,Atti del Corso di studio Mid di Roma – Centro Nazareth, 26-30 dicembre 1984,FAC Roma 1984[A – IDEOLOGIA-IDEOPRASSI DINONTORGANICA E SCELTA ENERGETICA,II LA SCELTA ENERGETICA, § 11 – IL SOLE COME PRINCIPALE FONTE ENERGETICA p. 37].