Solo la comunità familiare è in grado di trasmettere la vita ed insegnare a trasmetterla.
Insegnare significa generare la cultura della famiglia come soggetto sociale.
Approfondimento
Chi costruisce la comunità familiare?
Lo abbiamo visto è la cultura: nel giro di una generazione, in Italia, il cambiamento culturale ha cambiato il volto della famiglia. Trasmettere la vita non è perciò una faccenda limitata alla generazione fisica e al numero dei figli generati di almeno 2 per coppia, ma necessita della cultura dell’intera società che parte dal concreto, dalla singola famiglia.
«2) Nella nuova società dinamica secolare invece, la doppia realtà, religiosa e civica, della famiglia, viene a distinguersi nettamente, e si afferma separatamente. La famiglia cessa di essere «monovalente» nel vecchio senso religioso-sacrale; s’impone come realtà bivalente e va trattata come tale. Le conseguenze di questa nuova situazione sono evidenti:
- la religione perde il monopolio del controllo della famiglia;
- il problema «civico» della famiglia non è più risolvibile in funzione della religione. E il problema «religioso» della famiglia non è più risolvibile in funzione dello Stato;
- non é più la famiglia che costruisce la società, ma è piuttosto la società che costruisce la famiglia. Pertanto, nonostante il persistere della vecchia formula, la famiglia ha cessato di essere la «cellula-base» della società, diventando il «prodotto finale» di essa;
- nel contesto della società statico-sacrale si poteva dire: quale è la famiglia, tale è la società. Nel contesto della nuovo società dinamica secolare bisogna dire invece: quale è la società, costruita dal modello di sviluppo , tale è la famiglia.»
Tommaso Demaria, 6 NUOVE PROSPETTIVE IL DINONTORGANISMO, [IV (1991) 1-2-3, La famiglia oggi in una visione organico-dinamica, § 3 - Visione organico-dinamica della famiglia. n°/p. 15-16 ].
[Aggiungiamo questa osservazione: ne segue che chiunque può iniziare a vivere il nuovo modello nel concreto]