15- per collaborare occorre usare gli stessi criteri

7.3. L’ecosistema “cristallizza” parte dell’energia destinata a produrre calore (e regola anche la CO2).

 

 

La natura viva ha affrontato con successo il problema di autostenere la vita regolando la temperatura del pianeta attraverso il CICLO della “segregazione di CO2” (contemporanea alla produzione di ossigeno) sotto forma di Carbone o Petrolio, vita e suolo.

La bio-regolazione dell’equilibrio termico avviene attraverso due meccanismi correlati:

  • il primo in grado di ridurre l’effetto serra tramite la riduzione della Co2 gassosa si realizza con l’azione dei vegetali che la “rubano” all’atmosfera trasformandola  in polimeri di carbonio.
  • il secondo in grado di “cristallizzare” l’energia a un livello  di energia più alto del calore sotto forma di polimeri di carbonio, “petrolio” o suolo. Per questa caratteristica energetica il petrolio o il carbone possono essere a loro volta trasformati facilmente  in energia.

 

Su questi due meccanismi, in particolare sul secondo si può fondare la rivoluzione industriale (non importa se classificata come prima seconda, terza,…)[23] e la società che da essa dipende.

 

7.4.  Occorre  che l’economia impari a “cristallizzare” l’energia del sole e regolare la CO2

Riprogettare un ciclo socio-economico in senso organico-dinamico significa far sì che l’intero sistema si comporti sempre di più come la vita organica, captando direttamente dal sole l’energia artificiale necessaria all’economia prima della sua trasformazione in   riscaldamento del suolo [172][1] che alimenta l’effetto serra(fig 2).

Questo tipo di economia ha come fine ultimo generale l’equilibrio termico e come fine immediato il sequestro della CO2 dall’atmosfera attraverso lo sviluppo di ecosistemi [36,141].

Ma diversamente dalla natura che produce “petrolio”, in  questo ciclo economico organico dinamico l’energia viene stivata sotto forma di energia cristallizzata in prodotti industriali utili o discariche inerti(sono la sostituzione del petrolio). È questo il caso dell’energia elettrica solare da pannelli che è “rubata” al riscaldamento del suolo quando viene trasformata

in manufatti attraverso la rivoluzione industriale. Si tratta di una nuova via economica con nuove  caratteristiche ontologiche: Ricchezza (deve produrre nuovi manufatti UTILI), Riutilizzo (di materiali ancora validi senza trasformarli in calore), Riciclo (prodotti esausti), Riforestazione e altissimo Rendimento dei processi costruttivi[22]socio-economici.

[1]     «   Si tratta di una scelta non già “esclusiva”, ma sapienziale e dunque “preferenziale”. Scegliere la “società solare”, come scelta scientifico-tecnologica in funzione della scienza-sapienza ideoprassica dinontorganica, significa tracciare una linea programmatica preferenziale energeticamente non esclusiva quanto a risorse energetiche immediate. Oggi siamo vittime di un sistema energetico sbagliato. E ciò nonostante non è possibile lasciar mancare l’energia ad una società che di energia vive. Se pertanto le centrali atomiche e nucleari come produttrici di energia elettrica per un dato momento risultano un qualcosa di inevitabile, l’importante è che non rappresentino una scelta di principio, la quale condurrebbe alla “società nucleare” come un qualcosa di irreversibile.»   Tommaso Demaria,Atti del Corso di studio Mid di Roma – Centro Nazareth, 26-30 dicembre 1984,FAC Roma 1984[A – IDEOLOGIA-IDEOPRASSI DINONTORGANICA E SCELTA ENERGETICA,II LA SCELTA ENERGETICA, § 11 – IL SOLE COME PRINCIPALE FONTE ENERGETICA p. 37].

 

14- per costruire un nuovo futuro con la natura occorre usare leggi oggettive!

7. Sesta domanda da dove possiamo iniziare?

Posti di lavoro o salvezza del pianeta? Su cosa porre l’attenzione … .

Per rispondere occorre iniziare dal processo di sintesi tra i sistemi governato da leggi oggettive ed universalmente riconosciute.

7.1. Fondare l’economia su leggi oggettive [178]

Noi stessi mangiamo con l’ energia artificiale che sorregge l’intero ciclo economico sociale, senza questa energia artificiale siamo morti.

L’importantissima decisione circa il sistema energetico riguarda l’intera Italia nello spazio e nel tempo.

La nuova via quindi non può essere fondata solo su un leader [53] o su una politica [178]. La via del modello organico-dinamico è segnalata dalle leggi della TERMODINAMICA che un leader o una politica si incarica di realizzare.

« L’energia di un sistema termodinamico chiuso non si crea né si distrugge, ma si trasforma, passando da una forma ad un’altra. »

Inchiniamoci alla legge della termodinamica seguendo la via oggettiva della trasformazione dell’energia.

Il problema dell’effetto serra è generato da una certa quantità di energia che viene riflessa dai gas serra e ritorna a riscaldare il globo terraqueo.

I gas serra sono necessari, per mantenere una temperatura costante. Essi però in quantità eccessiva imprigionano troppo calore alzando la temperatura oltre le possibilità della vita e in quantità scarsa abbassano la temperatura sotto le possibilità vitali. Esiste perciò un equilibrio il cui optimum è quello che stiamo vivendo. Il modello socio economico attuale agisce modificando l’equilibrio verso il riscaldamento producendo calore e CO2.

È l’equilibrio il nostro oggetto di osservazione, non sono i gas serra. Come in una bilancia basta “poco” per spostare l’equilibrio

 

 

 

 

 

Figura 2:effetto serra

 

Come risolvere il problema?

Cominciamo con l’osservare che una risposta ciclica di natura termodinamica esiste da sempre sotto forma di ciclo deputato a regolare la presenza proprio della CO2.