Osservando la struttura di un modello spesso sfugge la caratteristica di autoregolazione che dobbiamo progettare. Cerchiamo di coglierla attraverso l’Agenda ONU 2030. Anche i seguenti punti dell’agenda 2030 ONU hanno nella struttura reticolare organico dinamica la migliore modalità di realizzazione. INIZIAMO DA
2 SICUREZZA ALIMENTARE In 800 milioni soffrono la fame.
L’11,8 per cento della popolazione mondiale fa fatica ad alimentarsi. Ora l’Onu si propone di garantire a tutti il diritto al cibo, di mettere fine alla malnutrizione, alla denutrizione e di promuovere l’agricoltura sostenibile.
Ogni ciclo è autocostruzione e autocontrollo (feedforward&feedback).
C’è una quantità giusta per ogni cosa, anche per il cibo: in occidente siamo obesi (anche io lo sono) mentre altri soffrono la fame.
Poiché noi siamo SCIENZIATI del modello, lavoriamo per introdurre metodi di controllo automatici accanto ai criteri di sviluppo. Quale la differenza tra obbiettivo e metodo?
OBBIETTIVO: L’obbiettivo può essere ottenuto producendo il cibo in “Canada” e distribuendolo in “India”. Questo significa finanziamento della produzione attraverso tasse, trasporti del grano attraverso metà del globo, e dipendenza da chi produce con distruzione della produzione locale. Avviene infatti che quando il grano “Canadese” è disponibile gratis in “India”, nessuno lo produca più in “India” in quanto non riuscirebbe a venderlo e pagarsi così le spese.
MODELLO DI SVILUPPO: L’obbiettivo viene realizzato stimolando l’autocostruzione comunitaria attraverso il KmZero. Si genera perciò una struttura SOCIALE protetta, “First America” diventa “First KmZero”. Prima vendo il prodotto interno all’interno, poi acquisto all’estero per quel che mi manca; e il prodotto non lo posso vendere ad un prezzo minore di quello prodotto internamente perché pongo i dazi. Come faceva il Giappone per il riso. Infatti il Modello non è SOLO economico come ora, ma devo costruire il modello socio-economico-ambientale: devo costruire insieme le tre cose.
Autoregolazione.
Fattore di costruzione e fattore di controllo. Oggi il denaro regola automaticamente la quantità prodotta attraverso la legge della domanda e dell’offerta. Noi crediamo che questa auto-regolazione della quantità prodotta sia una legge economica ed invece è una legge organica. Nell’organismo infatti per ogni produzione c’è il rispettivo controllo. Per esempio la quantità di zucchero nel sangue, la glicemia, ha due ormoni che la regolano: il glucagone che la alza, ma raggiunta una certa quantità ematica interviene l’insulina (l’ormone ANTAGONISTA) ad abbassarla e a bloccare la produzione: sono proprio dei recettori specifici che avvisano il pancreas “siamo arrivati a livello comincia a produrre insulina”.
Poiché l’auto regolazione produzione/saturazione è una legge organica è ineliminabile
dall’economia industriale. In che modo il KmZero si interfaccia con questa auto regolazione, in questo caso nella produzione di alimenti? Attraverso la regolazione dei dazi che paga il sostegno alle aziende. L’aumento della produzione interna produce una diminuzione dell’importazione. La riduzione dei dazi sull’importazione porta minor sostegno alle aziende interne che quindi riducono la propria espansione “fittizia” rientrando poco a poco nella legge che regola la quantità prodotta attraverso la saturazione.
E all’inizio quando i poveri non hanno denaro? Torna qui, come nel primo punto la necessità della carità che fornisce il prodotto necessario gratis come nell’obbiettivo ONU, e anche il denaro per comperarlo alle persone indigenti, ma che sfuma al crescere dell’autonomia che, necessariamente, produce massa monetaria e la mantiene in Loco.
In questo modo si genera una rete di KmZero, diversi e di diversa grandezza per ogni tipologia di prodotto.
Nel costruire il Modello di Francesco la cosa fondamentale è comprendere che consiste nella costruzione insieme di RAZIONALITà PRODUTTTIVE E DICONTROLLO, in pratica di equilibri logico-automatici in funzione della Vita.
Anche nel caso della SICUREZZA ALIMENTARE il criterio KmZero supera la prova.