Migranti, ciclo ontico & salvifico, una autorevole conferma
Nel nostro attuale studio sui cicli ci è molto utile la precisazione della CEI sui migranti di qualche giorno fa perché descrive con precisione il limite che la Chiesa si auto impone nella gestione del sociale.
“Come Pastori della Chiesa non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. …”
Ma il ciclo salvifico senza la sua controparte ontica non esiste ha estremo BISOGNO della sua controparte.
“ … Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi.”
La natura della Chiesa è salvifica, per cui, il ciclo proprio all’agire della Chiesa è il ciclo salvifico, che di suo non basta perché “non offre soluzioni”. In pratica non basta dire “ci vuole una casa”, bisogna mettere in moto tutto il reale necessario a costruirla: la CONTROPARTE della Chiesa e questo lo può fare solo il Nuovo Modello Life giving-life
Per i migranti occorre mettere in moto una soluzione palliativa, di carattere provvisorio e d’urgenza (e questo è un problema de governo attuale) insieme ad una soluzione definitiva questo è invece è il lavoro di chi, come noi vuole CAMBIARE IL MODELLO DI SVILUPPO. La soluzione oggettiva e definitiva riguarda esclusivamente il modello.
Una soluzione in cui la Vita sia il centro di tutto.
“Guardiamo con gratitudine a quanti – accanto e insieme a noi – con la loro disponibilità sono segno di compassione, lungimiranza e coraggio, costruttori di una cultura inclusiva, capace di proteggere, promuovere e integrare”. In modo “inequivocabile”, conclude la nota, “avvertiamo che la via per salvare la nostra stessa umanità dalla volgarità e dall’imbarbarimento passa dall’impegno a custodire la vita. Ogni vita. A partire da quella più esposta, umiliata e calpestata”.”
Siamo sulla strada giusta.
Life giving-life, vita vitalmente operante.
Un caro saluto a tutti
Roberto Roggero