Il PIL?
“Non serve a niente, non fotografa la situazione reale di un paese”, tutti d’accordo gli economisti salvo a porlo poi, come in questo articolo del “sole 24ore”, come metro di giudizio inequivocabile e perentorio sulla salute del paese.
Come Volevasi Dimostrare.
Il 2007 è stato dimenticato come “un incidente di percorso” le cause della crisi sono state accantonate. Il prossimo anno salirà anche il PIL USA, perché altri 165 miliardi di dollari vengono investiti sull’aggiornamento dell’arsenale atomico e 90 miliardi per riparare agli alluvioni da cambiamento climatico, altri ancora per il muro con il Messico. Il PIL sta bene, ma il PIL fotografa il benessere del paese, il futuro del mondo e della nazione?
Con questa formula certamente NO! Non fotografa il benessere presente o futuro
- Perché l’arsenale atomico riduce l’efficienza del paese producendo una spesa inutile di custodia e/o smaltimento che durerà migliaia di anni, producendo un progetto di genocidio che non verrà mai realizzato.
- le spese per ripristino dall’alluvione riportano gli USA, speriamo, alla situazione di ricchezza reale precedente. Nella formula del PIL non c’è però segnalato e non è possibile segnalare questo calo iniziale della ricchezza ma solo l’aumento della produzione.
- Il muro serve, lo dimostra Israele, ma negli USA non è il male minore: non ci sono kamikaze che si fanno esplodere nei mercati. In questa situazione è moltissimo improbabile che un muro di 3500 km le cui spese di manutenzione dovrà continuare nei secoli sui loro figli produca effettivi vantaggi. Anche su questo aspetto la formula è Muta
Se si vuol cambiare le cose realmente occorre CAMBIARE IL METRO DI GIUDIZIO completando il PIL con la QUALITA’ di quanto prodotto e che andiamo a misurare. Occorre porsi perciò la domanda se le aziende che abbiamo messo in piedi costruiscono vita o morte.
Quando misurassimo la qualità reale, ossia se il prodotto perpetua la vita nello spazio e nel tempo, scopriremo così che il Prodotto Interno Lordo degli USA diminuisce anziché aumentare.
Concludendo: Quale valore reale ha la tabella che segue proposta dal Sole 24ore? In sè nessuno, la cito solo a dimostrazione che il PIL-consumista è ancora nel pensiero di qualsiasi politico ed economista.
Ma potrebbe essere ancora un dato significativo ammettendo che ogni paese abbia la stessa efficienza reale, ossia produca nella stessa misura cose sciocche e cose utili .
Sarà vero?
[1]La ripresa riprende quota, ma non è sufficiente: l’Italia resta lontana dai livelli precrisi, unica tra le grandi economie di Eurolandia. Nel 2017 il nostro Paese è cresciuto dell’1,5%, in decisa accelerazione dal +0,9% del 2016, ma il suo pil reale annuale resta al di sotto di 5,4 punti rispetto al prodotto interno lordo del 2007, il massimo finora raggiunto. La Spagna, che ha sostenuto una crisi ben più pesante della nostra, è invece riuscita l’anno scorso a superare quella soglia.
DePILarsi ossia completare la scienza economica
Le formule neutre diventano vitali e vitalmente operanti (life giving-life) aggiungendo ad esse la qualità organico dinamica. Vediamo come si procede.
Le formule economiche funzionano sempre cetera paribus, ossia quando tutto il resto non cambia. Questo spiega come mai una formula che nel 1929 andava bene nel 2017 non va più. Il suo aspetto quantitativo è diventato così grande da muovere in modo evidente anche cetera (il resto) che bisogna ora iniziare a considerare. So che taluni odiano le formule e perciò non voglio costringere a leggere una noiosa spiegazione tecnica sulla strada necessaria a cambiare da modello consumista a modello organico dinamico Crescita Felice Tm life giving-life.
Tuttavia nessun politico serio può mettere in cantiere alcuna proposta di legge e tanto meno una riforma se prima non affronta il problema di come controllare che la propria riforma si muova sui binari voluti. Questo controllo lo può fare varando la rispettiva formula come esemplifichiamo qui sotto con la formula degli scambi onerosi (Mercato). Purtroppo, dovendo cambiare modello di sviluppo, è inutile sperare nell’aiuto dei “tecnici di palazzo” abituati ad usare le vecchie formule.
Questa spiegazione sul metodo per costruirne di nuove è necessariamente così semplice da essere controllabile anche con l’intuito.
L’equazione della negoziazione onerosa
La Nuova politica di Trump è una politica che mette il Mercato al centro della costruzione sociale USA.
Si tratta, come dichiara Trump, di un ritorno al passato, a quando gli USA erano grandi, e viene vista dal presidente come un problema commerciale “first USA”. Su questa logica commerciale “obbligata”[2] fonda e costruisce la società americana.
Fondare la società su leggi di mercato subordinando tutto ad essa
Proprio per obbedire a questa formula di mercato(M*V=P*Q)[3] e raggiungere un’”economia vivace” certi politici si spingono a generare prodotti di dubbia utilità come il muro tra Messico e USA o a proporre il riarmo atomico “piccolo” che è genocidio programmato a livello così globale che non ha nulla che possa giustificarlo. Diversamente dal muro Messico-USA la “sbandata atomica” riguarda tutti gli Italiani (e il resto del mondo) in modo diretto. Quelle “piccole e grandi” bombe non sono fatte per essere sparate sugli USA.
la legge dello scambio oneroso come la usa Trump
Siamo coscienti del modello IS-LM, siamo certamente coscienti del modello AS-DS, … ma non sono sufficientemente semplici per servire da esempio intuitivo, semplicità che invece ha la formula del negozio oneroso.
La formula economica dello scambio oneroso (quella di Friedmann)
Massa_monetaria (titoli compresi) * Velocità_di_scambio = Prezzo_prodotto * Quantità_scambiata si scrive in sintesi con le sue sole iniziali (M*V=P*Q).
Considerata dal punto di vista matematico-quantitativo questa formula è ineccepibile ma è una relazione esclusivamente matematica, ogni altra illazione non matematica è fuori luogo.
E allora, il povero Trump, come può porla a fondamento degli USA? NON PUÒ.
l’economia industriale riesce a sussistere quando sono presenti contemporaneamente produttore, consumatore, materia prima
Per riuscire a porre la formula degli scambi onerosi a fondamento degli USA, il presidente deve aggiungere alla equazione una ulteriore considerazione: aumento del mercato = benessere.
“Più mercato più benessere” è la logica seguita da molti economisti ma dov’è nella formula? Non c’è.
Purtroppo l’economia ha delle necessità essenziali, ossia incoercibili, che vanno oltre la matematica e che anche il Mercato deve considerare. Lo vediamo con il “caso Trump”.
Lo scambio oneroso (mercato) avviene tra società ed economia industriale
La cosa più curiosa è che la formula consumista usata da Trump M*V=P*Q (formula che si può scrivere anche così) è incompleta. La formula di carattere monetario, infatti, riesce a descrivere la spesa atomica, ma non arriva a rilevare che è una “sciocchezza” perché non c’è nulla nei suoi termini che lo consenta, c’è solo il Prezzo del prodotto e la sua Quantità. C’è l’economia ma manca società ed ambiente come se l’economia si reggesse nel vuoto.
La sostenibilità economica del mercato
La formula quindi NON VA BENE. Il dinamismo economico funziona solo come dinamismo trivalente composto dai cicli ambientale, sociale ed economico (vedi Oltre il bipolarismo, i cristiani in politica. Lo puoi scaricare gratuitamente da http://www.crescitafelicemodello.it/). Per propria natura, l’autocostruzione del ciclo economico non può fare a meno di mobilitare il ciclo sociale ed ambientale. Quando non se ne preoccupa si ottiene uno squilibrio come quello attuale per cui la Rivoluzione Industriale arriva perfino a raggruppare progressivamente la ricchezza in un terzo del mondo ed insieme a mutare la temperatura dell’intero pianeta.
Quando si vuole utilizzare la formula del mercato per fondare il benessere sociale dobbiamo poter prevedere l’effetto QUALITATIVO E QUANTITATIVO su tutti questi tre cicli.
La formula del mercato di Friedmann NON può essere posta a guida del sociale senza completarla in due modi: come ciclo E IN TUTTI i cicli che la compongono.
A partire dal consumismo
Quando sei povero e ti manca di che vivere è chiaro che un aumento dei beni di produzione equivale a benessere perché produci proprio ciò che ti serve per vivere. Le cose cambiano quando, come nel caso di Trump, sei sufficientemente ricco e quindi per dare lavoro a tutti sei costretto a produrre cose totalmente inutili come bombe atomiche.
L’inevitabile aumento della produttività riduce i posti di lavoro
Siamo in un mondo dinamico dove ogni processo produttivo migliora continuamente. Proprio per questo poiché nel mondo è sempre in aumento l’indice A di produttività (pensiamo a computer e robot), a parità di produzione diminuirà il numero di persone occupate. Ma le persone occupate sono anche i clienti che comperano … il meccanismo è destinato a fermarsi. Come fare a renderlo “perenne”?
Il rimedio del passato
Un primo rimedio nasce nella scuola di Chicago a cavallo della grande crisi del 1929.
Diciamo che sotto il profilo della macroeconomia (che successivamente si ritiene fondata da Keynes) M*V=P*Q è sostituibile con M*V=P*Y, ossia sostituendo la Q (Quantità dei beni scambiati) con la Y (quantità dei beni prodotti). Allora non lo sapevano ma si tratta di uno scambio indebito, perché questa caratteristica diventa valida ( come tensione non come realtà) solo l’economia “just in time” SCOPERTA da Kiichiro Toyoda.
Tuttavia accettata l’equivalenza QY considerarono la Y (la produzione), a sua volta, equivalente ad A*N, dove A è l’indice di produttività ed N il numero delle ore occupate a produrre ( e di conseguenza dei lavoratori necessari alla produzione). Ossia Y=A*N (a parità di produzione Y, più è alto l’indice di produttività A più sarà basso il N numero delle ore lavorate…. e viceversa).
La formula economica con produttività e ore di lavoro
La nostra formula prende perciò questa forma
Dall’iniziale M*V=P*Q diventa per i motivi su esposti
M*V=P*Y e da questa sostituendo Y con produttività e ore lavorate
M*V=P*A*N dove A è la produttività e N il numero di ore lavorate
Noi la proponiamo in questa veste
La congenita diminuzione delle ore di lavoro
Poiché nel mondo è sempre in aumento l’indice A di produttività (computer e robot), a parità di produzione diminuirà il numero di persone occupate.
Il problema non è solo la diminuzione delle persone occupate ma il contemporaneo identificare la persona pienamente realizzata con la persona che lavora in una industria perché accede direttamente ad una fonte di denaro. La libertà della persona ne risente per esempio, perché si fatica a divorziare quando solo uno dei coniugi lavora.
La NECESSITÀ del consumismo per poter distribuire reddito
Sino ad oggi, per non lasciare le persone disoccupate, nel mondo si è aumentata a dismisura la produzione (attraverso il “consumismo” di beni magari anche parzialmente utili -vestiti, cibo ecc- e la produzione di beni sicuramente inutili -armi ecc-) e quindi pur aumentando la A (produttività) si è tentato di non far diminuire troppo la N (numero ore lavorate).
con aumento del bisogno indotto equivale ad una necessità essenziale,, un modello di sviluppo chiamato consumismo.
Ma è proprio necessario vivere in un mondo che elegge lo scarto e lo spreco a suo fine ultimo?[4]
uscire dal consumismo significa aumentare la capacità di predizione
Una formula economica funziona quando è in grado di predire il futuro. Per esempio oggi sappiamo che aumentando la massa monetaria aumenterà la Quantità di prodotto, di conseguenza le aziende che lo producono, e questo provocherà l’assunzione di più personale, e quindi verrà distribuito più denaro. Questo utilizzo predittivo della formula che usiamo possiamo dire che sta avvenendo anche oggi attraverso il “Quantitative Easing” ossia l’immissione di denaro della BCE che ha prodotto in tutta l’area euro, compreso l’Italia, un aumento del PIL.
La formula di Friedmann sembra funzionare ma non è proprio così, o meglio funziona in parte perché dal 1929 sono cambiate le condizioni di contorno.
il caso di Italia 2007 (USA 2006)
Tutti sappiamo che ancora oggi stiamo uscendo dalla crisi del 2007 causata dall’esplosione della bolla speculativa immobiliare degli Stati Uniti.
La formula matematico-economica posta a guida del sociale è incompleta
La cosa più curiosa è che la formula che vuole usare Trump è incompleta.
Questa formula di carattere monetario, infatti, riesce a descrivere la spesa atomica operata da Trump, ma non arriva a rilevare che è una “errore atomico” perché non c’è nulla nei suoi termini che lo consenta, c’è solo il Prezzo del prodotto e la sua Quantità. Mancano gli altri due aspetti società ed ambiente.
La crisi USA del 2006 è legata a questa formula
indebitamente usata come fondamento sociale
La mancanza di un parametro non è irrilevante perché ha prodotto la crisi USA del 2006 di cui stiamo ancora pagando le conseguenze. La formula infatti, “fino al giorno prima” della crisi sembrava funzioanre benissimo: i mutui erano stati pensati proprio per aumentare la MassaMonetaria-velocità (M*V) dello scambio per ottenere la stessa cosa che oggi si ottiene con il “Quantitative Easing” ossia l’aumento della quantità di prodotto (Q). In effetti occorre confermare anche che fino a quel momento, come effetto, sul suolo USA c’erano posti di lavoro a sufficienza.
Tuttavia questa perfezione del suo funzionamento matematico assunto come valore Assoluto di una società, non ha previsto la variazione “improvvisa” del parametro P delle case a causa, della sopravvenuta saturazione del mercato.
Questa mancanza nella formula ha prodotto guai a livello planetario.
Il motivo ontologico è semplice: il fattore P (prezzo) è una variabile legata al sociale che esiste solo in presenza della società e di conseguenza come tale va trattata.
Quando intendo porre questa equazione economica dello scambio oneroso alla base della costruzione sociale come sta facendo Trump, ignorare la sua natura ontologica produce una velocizzazione parossistica della quantità prodotta, fino oltre la saturazione del mercato con l’esplosione di tutto il meccanismo come è successo nel 2007.
Il completamento della formula
Per evitare crisi come nel 2007 Crescita Felice TM life giving-life deve riconoscere quale termine è necessario per rilevare la qualità.
Crescita Felice TM life giving-life rileva che la formula degli scambi monetari così concepita è valida in una società povera
1
ma è stata controproducente in una società divenuta ricca perché manca un fattore. Per diventare realmente descrittiva vi aggiunge un parametro legato alla qualità[5] del prodotto
Per legare questa formula alla soluzione adottata da Trump abbiamo scritto “errore atomico” ma ovviamente non c’è solo il problema atomico. In modo più generale e positivo, la formula degli scambi onerosi va messa in relazione con il fattore che produce l’esistenza stessa della società.
2
Verifica ontologica della nuova formula
Le formule economiche non si creano da sole: siamo noi “economisti” ad interpretare il sociale per comprenderne gli aspetti economici. La nostra lettura dei meccanismi socio-economici può essere buona o cattiva. Quando la nostra lettura è buona legge meglio il sociale: lo verifichiamo applicando questa variazione al passato ossia al 2006 a cavallo della crisi.
Verifica della nuova formula attraverso la crisi del 2006
Vediamo perciò in che forma l’equazione poteva prevedere la crisi USA del 2006 e italiana del 2007. La costruzione della vita è la risposta al bisogno in questo caso risponde all’effettivo bisogno di case e di aziende per costruirle. Limitiamo l’attenzione al bisogno di case. Le case costruite in sovrappiù al bisogno producono quello che si chiama “ saturazione di mercato”. Andiamo a registrare questo fattore nella formula
L’equazione iniziale confermatasi inutile nel 2006 ritorna valida perché la posso scrivere anche così
In questa formula Qantità*SatImm mi descrive il limite alla produzione di immobili, ossia il bisogno sociale (o di mercato).
Nella formula il flusso monetario (M*V) guidato dal prezzo degli immobili (P)deve essere uguale od inferiore al bisogno. Questa nuova formula descrive effettivamente il reale della bolla speculativa che ha creato il crack.
Quindi l’introduzione del parametro non solo è valida, ma riesce a spiegare il reale meglio della precedente di Friedmann. Naturalmente va completata col secondo fattore, ma che anche questa integrazione vada fatta non c’è dubbio.
L’applicazione alla formula socio-economica: economia di qualità.
Abbiamo un nuovo punto di partenza utile a Trump. Partenza: La relazione tra flusso monetario e prezzo descrive la quantità se e solo quando la quantità è uguale o inferiore al bisogno: in sostanza SOLO quando l’intera economia funziona in just in time[6].
Ma che bisogno c’è di bombe atomiche che non possono essere usate e devono essere custodite per millenni?
L’esplicitazione della formula in ore lavorate “N” e produttività “A”
Posto come abbiamo fatto precedentemente che Q beni scambiati ≡ Y beni prodotti (che sappiamo essere valido solo e parzialmente nel Just in time) ottengo
e poiché Y = AN
A è l’indice di razionalizzazione (economicità metafisica) che applicato al sistema economico corrisponde all’indice di produttività e N al numero di ore lavorate
Ottengo perciò
Che tradotto si legge: In un sistema di Qualità Totale Toyoda la relazione tra flusso monetario e Prezzo propria del Mercato Immobiliare tende a dipendere dalla quantità prodotta inferiore o uguale al bisogno di case (bisogno espresso dalla saturazione di mercato).
L’osservazione che facciamo nel 2006 in cui la produzione è stata eccessiva si è tradotta appunto nel crollo dei prezzi con la relativa crisi epocale del flusso monetario che conosciamo come “crisi dei subprime”[7].
Anche in questo caso la descrizione fatta dalla “formula qualitativa” descrive meglio e sarebbe stata in grado di prevedere il collasso successivo che abbiamo osservato per l’occupazione USA
Ma …
Il problema del bilanciamento dello sviluppo industriale
Ora non è nostro interesse approfondire l’argomento Mercato Immobiliare ma il passaggio da formula consumista a formula organico-dinamica. Sappiamo bene che ci sono una infinità di formule più complesse e corrispondenti al reale. Sono passati molti anni da Friedmann e Keynes. Quello che ci interessa è affermare senza tema di essere smentiti che
- non esiste l’economia pura (è una astrazione matematica) e che quindi non si può porre a fondamento di una società
- Che la formula posta a fondamento deve contenere al suo interno un parametro sociale ed uno ambientale
- Che non è affatto sano continuare ad utilizzare le stesse regole che ci hanno lanciati già una volta nel baratro.
- Che il NUOVO modello di sviluppo contiene, per necessità, regole diverse dal consumismo, che lo superano completandolo altrimenti non sarebbe NUOVO. Lo superano attraverso formule VERE e in continuo perfezionamento.
Il ciclo nella formula
Introducendo la qualità nella formula abbiamo ottenuto un formidabile miglioramento nell’aderenza al reale. Ma non è tutto, restano altri problemi. Il concetto fondamentale è che nella formula deve essere compreso il ciclo ontologico che la genera.
Per spiegare come si inserisce continuiamo col nostro esempio del 2007 per poter avere almeno una elementare verifica. Vediamo in che forma l’equazione poteva prevedere la crisi del 2007. La costruzione della vita è la risposta al bisogno in questo caso all’effettivo bisogno di case e, fattore nuovo, delle aziende per costruirle che sono di molti tipi diversi: dalle banche che prestano attraverso il mutuo alle imprese edili vere e proprie alle agenzie che vendono le case, ai mobilieri ….
Se la formula mi descrive una crisi che sta avvenendo o arriverà a breve devo cambiare la direzione, ma le aziende non possono cessare dalla sera alla mattina senza introdurre la mancanza di sostentamento per molte famiglie.
Introdurre nella formula le imprese in base alla loro prassi
La soluzione consiste nell’introdurre l’intero ciclo immobiliare nella formula, e non solo il bisogno di appartamenti. Lo possiamo fare introducendo la vita aziendale alla formula attraverso il numero delle imprese (I) necessarie a soddisfare il bisogno nell’unità di tempo che decidiamo arbitrariamente di esser un anno. Il fattore tempo è già presente nella formula della negoziazione onerosa nel parametro “V”
Per fermare la produzione di case dobbiamo rallentare le imprese che ne costruiscono di nuove, e lo possiamo fare, per esempio, lanciando un ciclo alternativo, la ristrutturazione di quelle vecchie. Predisponiamo la formula a misurarlo.
Si = Saturazione Mercato Immobiliare
I = imprese totali
Ir = imprese che ristrutturano
In= imprese che costruiscono nuovo
Per cui I= (In+Ir)
Formula di partenza
Introduzione della prassi delle imprese nella formula
Ora aggiungiamo il fatto che la saturazione del bisogno immobiliare ha una relazione I con le imprese necessarie a soddisfarlo
La formula economica che contiene il CICLO impresa bisogno POTREBBE ESSER QUESTA in cui sosteniamo che la saturazione del mercato immobiliare (Si) dipende dal numero di imprese che producono case nuove e le ristrutturano nell’unità di tempo.
Non vogliamo andare oltre nel dettaglio per cui per controllare il suo significato ontologico la riscriviamo così
In questo caso si legge in questo modo: Il flusso monetario (M*V) è mosso dalla ricchezza reale (benessere/beni reali P*Q) quando il bisogno è soddisfatto dalla azione delle imprese necessarie a realizzarlo.
È quasi inutile dire che questa correlazione tra imprese e crack del 2006 USA e del 2007 Italia è evidentissima.
Valutazione degli effetti sul lato del numero delle ore lavorate
Ora però vogliamo considerare anche la ricaduta sociale del mercato degli immobili e lo facciamo evidenziando N ossia il numero di ore lavorate. Per studiare il fenomeno occorre re-introdurre la corrispondenza tra Q≡Y e Y=A*N come abbiamo fatto più sopra, con i limiti che abbiamo spiegato più sopra.
Poiché vogliamo isolare N procediamo così
per ottenere la formula che ci interessa che riguarda il numero delle ore di lavoro necessarie
La formula ci racconta ora che il numero di ore di lavoro dipende dal numero totale Imprese mosse (in sintesi col) flusso monetario (M*V) attivate dal bisogno (Si) e permesse dalla razionalizzazione dei costi (P*A)
Introduzione degli effetti sul lato sociale
Tuttavia al centro dell’acquisto di una casa non c’è un bisogno astratto di case, in generale ma c’è un bisogno della famiglia.
Quante persone devono lavorare per poter comperare una casa con un mutuo?
Ricordando la famosa curva ad M dell’impiego femminile in Giappone e quello che ho visto io in Italia prima del 1970 dico una.
Trasformo perciò N il numero delle ore lavorate in Fn, ossia il numero di famiglie che quel flusso monetario abbinato alla tecnologia può sostenere. In questo studio stabilisco arbitrariamente un rapporto di NumeroOre con Famiglienumero = 45 ore lavorate,.
Valutazione degli effetti del lato sociale nel mercato immobiliare
È chiaro che la formula evidenzia un limite minimo di famiglie Fn sotto il quale la struttura sociale e soprattutto il MERCATO IMMOBILIARE non può mantenersi … . Anche qui c’è una perfetta corrispondenza con quanto osservato nel 2006-2007 con in aggiunta anche le diverse soluzioni possibili.
- (In+Ir) cetera paribus la potenza e l’orientamento delle imprese deve dare un risultato costante pena l’aumento della povertà assoluta. In effetti il provvedimento-rimedio di favorire il passaggio da nuovo a ristrutturato è stato praticato in Italia con la detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione.
- Aumentare M massa monetaria. Al diminuire di (In+Ir) si può rimediare aumentando la massa monetaria. Questo rimedio è stato praticato dall’Europa con il Quantitative Easing. Ricordiamoci almeno per un attimo di essere anche Europa.
- P*A al diminuire del numeratore, per avere il numero delle famiglie (Fn) costante, occorre che corrisponda la diminuzione del denominatore,
- Diminuire P prezzo. Si è verificata una diminuzione automatica ed eccessiva la cui regolazione è stata effettuata dallo stato italiano con la garanzia prestata ai mutui per la casa …
- Diminuzione della produttività per mantenere il numero delle famiglie costante (IMPOSSIBILE ci vogliono scioperi o guerra) o spingere il consumismo delle famiglia (Si*A).
- Diminuzione dei bisogni (Si) aumentando la qualità (A). In questo caso la qualità diminuisce la necessità di imprese immobiliari in generale.
Si tratta di fenomeni ampiamente osservati e tutti insieme proprio a partire dal 2007: l’aumento delle imprese di ristrutturazione, la diminuzione della produzione di nuove case, lo spostamento del nuovo su case di classe A, la riduzione COSTANTE dei prezzi degli immobili, il pensare “inflazione è bello” ….
La presenza della famiglia sorregge il mercato immobiliare
Una ulteriore osservazione che verifica la formula è il ruolo che la famiglia ha in essa
Nella formula la famiglia sorregge il mercato, generando bisogno (Si), Prezzo (P) e razionalizzazione (A). Ma nelle formula sembra non essere presente il numero delle famiglie: al diminuire delle Famiglie può diminuire tutto il Mercato immobiliare. Per prevedere il futuro è necessario considerare il numero delle famiglie costante. Quando il numero delle famiglie costante?
La trasmissione della vita nel mercato immobiliare
Il numero delle famiglie è costante quando il numero dei figli (K) è uguale a 2 per coppia. Chiamiamo perciò questo parametro integrato K*Fn e lo integriamo nella formula.
che si può scrivere anche così
Ora la formula degli scambi onerosi è in grado di prevedere ancora meglio perché ha legato il bisogno Si alla presenza di figli K nella società. Oggi, nel 2017 possiamo prevedere quello che nel Mercato succederà alla morte di questa generazione. Il bisogno è tanto maggiore e il mercato è tanto più grande quanto più aumenta il numero dei figli sopravvissuti per ciascuna famiglia.
Questa instabilità di mercato non è altro che la situazione in cui ci troviamo oggi, osservata dal punto di vista del mercato e del flusso monetario. In Italia siamo infatti a 1,39 figli per coppia e il mercato immobiliare può solo scendere.
A meno che … non arrivino migranti, o non salga il numero di anni di vita delle persone. Potremmo integrare ora ma ci fermiamo qui nella nostra elaborazione esemplificativa.
Come vediamo la descrizione interna a questa formula è ancora più precisa di quella che la formula precedente concedeva, e aumenta a dismisura la capacità previsionale della formula stessa.
Verifica ontologica
1- Manca l’ambiente, non ci siamo dimenticati, ma il trattarlo non migliora il nostro esempio
2-Sappiamo bene di aver aperto il vaso di pandora perché abbiamo messo in relazione quantitativa tra loro molte più cose di quelle dichiarate nella scheletrica presentazione della formula
Per esempio
. Non si può far funzionare il mercato se il salario familiare è troppo basso.
Con 45 ore settimanali abbiamo introdotto la necessità di lavorare entrambi i genitori ma almeno uno part time …
E molto altro, ma lo scopo di esemplificare il meccanismo è già stato raggiunto.
Conclusioni
Da capitalismo a Crescita Felice TM life giving-life
Siamo partiti da qui
M*V=P*Q
che abbiamo letto in questo modo
Il flusso monetario di un mercato corrisponde al prezzo per la quantità di prodotto. Anche con l’aiuto della scuola di Chicago ma soprattutto con l’assenso della crisi del 2006-2007 siamo arrivati a questa formulazione molto più aderente al reale
che possiamo scrivere anche come segue per aiutare il confronto con l’originale.
In un Mercato il flusso monetario (M*V) corrisponde al prezzo (P) necessario a soddisfare i bisogni (Si) dello sviluppo/razionalizzazione (A) dello sviluppo sociale (K*Fn) necessario all’esistenza Industria immobiliare (In+Ir).
Per l’equilibrio di questa formula non è nemmeno concepibile l’assenza della vita umana o della sua trasmissione (K*Fn): life giving-life . Abbiamo cosi cambiato da modello consumista a modello Crescita Felice TM life giving-life
Necessità per Trump della presenza del lato qualitativo
Ci fermiamo qui perché l’ obbiettivo di queste righe non era e non è quello di riscrivere l’equazione del MERCATO.
Non siamo economisti e sappiamo bene che dopo Keynes ci sono stati altri 70 anni di studi. L’obbiettivo che crediamo di avere raggiunto è di aver dimostrato a “Trump” come l’aggiunta del lato qualitativo non solo è benefico alla formula ma, nel caso dell’aggiunta dei cicli, la rende capace di prevedere e trasformare la politica in scienza e tecnica costruttiva del sociale. In una parola rende l’economia funzionale alla costruzione sociale.
La presenza del lato qualitativo, e solo essa, consente di passare dal consumismo a quello che oggi si chiama Crescita Felice TM life giving-life
[1] Da “il sole 24 ore” del 14 febbraio 2018 “I DATI DEL 2017 Pil: ecco i Paesi Ue tornati sopra ai livelli pre-crisi (non l’Italia)”
–di Riccardo Sorrentino http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2018-02-14/pil-ecco-paesi-ue-tornati-sopra-livelli-pre-crisi-non-l-italia-143030.shtml?uuid=AEWBszzD
[2] Purtroppo, il problema USA è ben più grande. Loro sono il paese con il maggior deficit commerciale del mondo da alcuni decenni (importano OGNI ANNO circa 500 miliardi di dollari più di quanto esportano,…..una ENORMITA’). Poiché l’unica industria che non hanno mai delocalizzato è quella militare, gli USA cercano di aumentare tale unica produzione ed anzi di esportare armi per raggiungere il pareggio di bilancio (o ridurre almeno il deficit). Per fare “meglio” ciò, “creano” (o istigano) pure guerre dove consumare i prodotti (armi) che loro producono ed esportano.
[3] M*V=P*Q è la formula base della teoria monetaria di Friedmann, una delle tante teorie economiche. Partire dalla formula di Friedmann NON significa avallare la sua visione del funzionamento dell’economia, poi svilupperemo un’equazione diversa, tenendo conto di altre variabili.
[4] «16. Ogni capitolo, sebbene abbia una sua tematica propria e una metodologia specifica, riprende a sua volta, da una nuova prospettiva, questioni importanti affrontate nei capitoli precedenti. Questo riguarda specialmente alcuni assi portanti che attraversano tutta l’Enciclica. Per esempio: l’intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l’invito a cercare altri modi di intendere l’economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dell’ecologia; la necessità di dibattiti sinceri e onesti; la grave responsabilità della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita. Questi temi non vengono mai chiusi o abbandonati, ma anzi costantemente ripresi e arricchiti.» Francesco,Laudato Sii,Libreria Editrice Vaticana Roma 2015 [Introduzione,[ [ INTRODUZIONE [ , § Il mio appello n°/p. http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.pdf].
[5] « Purtroppo i successori di Ford non realizzarono il flusso produttivo come lui lo aveva inteso. Si fermarono al concetto della « maggiore quantità possibile », badando a produrre sempre più merci. Questo costituì un blocco che fermò il flusso dei processi di lavorazione e stampaggio. Come ho già detto, è possibile che il sistema di rappresentanza sindacale propria degli Stati Uniti non abbia incoraggiato lo sviluppo della flessibilità nelle officine. Ma non credo sia questa la causa principale. La vera ragione è che i successori di Ford hanno frainteso il sistema di flusso continuo. Il flusso continuo è reale solo nel processo finale, ma nelle stazioni di produzione io credo che loro forzassero il lavoro a fluire in ogni caso. Nel corso dello sviluppo del sistema di produzione Toyota, il cambiamento da un flusso di lavoro forzato a un flusso di lavoro reale avvenne quando l’intelligenza umana venne trasferita a un’infinità di macchine. In questo modo i due pilastri del just in time e dell’autoattivazione erano – insieme – sia il mezzo per la realizzazione sia il fine del sistema.» Taichi Ohno,Lo spirito Toyota,Einaudi 1993 [,[ [ Dovete stabilire voi stessi le procedure standard. [ , § Capitolo quinto, La verità sul sistema fordista n°/p. 140 ].
[6] « Ma se rovesciamo il punto d’osservazione, possiamo concepire il processo produttivo come un’operazione di prelievo che, partendo da « valle », va a « monte » per prendere solo i pezzi necessari e solo nel momento in cui ce n’è bisogno. Ma, allora, non sarebbe più logico per i processi produttivi iniziali produrre solo il numero di pezzi che vengono prelevati?» Taichi Ohno,Lo spirito Toyota,Einaudi 1993 [,[ [ Pensare all’inverso. [ , § Capitolo primo, A partire dai bisogni n°/p. 9 ].
[7] https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_dei_subprime