Il nostro è un viaggio nella estrema concretezza nella qualità del vivere civile.
I migranti ci hanno insegnato a comporre un ciclo autoattivato di tipo politico-costruttivo (e non solo etico) che ci consente un giudizio politico-oggettivo concreto.
La guerra dei dazi ci ha indicato come correlare tra loro cicli autoattivati diversi considerando la loro caratteristica “produce” per decidere la loro posizione. Nel nostro caso si trattava del problema mondiale della logica globalizzante del WTO che produce 1 sconquassi negli USA. Sono avvenimenti di cui facciamo parte direttamente perché la guerra dei dazi si riversa sulla mensa degli italiani, eindirettamente perché queste logiche “protezionistiche” vengono anche riproposte dal Governo attuale. Sono problemi che non possono essere risolti dal singolo cittadino ed infatti riguardano la logica del vivere comune la cui costruzione è pensata dalla POLITICA.
“Controllo finale”
A cosa servono “gli altri lati del ciclo”? Facciamo un passo avanti tornando indietro alle nostre scuole elementari domandiamoci di nuovo “perché la mamma va al mercato? Cosa vuole attuare la mamma?”. Il perché la mamma va al mercato è la causa finale, quella che attrae la mamma verso il mercato. In effetti, di solito la mia maestra a “la mamma va al mercato” aggiungeva “ per comperare una mela a ciascuno dei suoi tre figli”: il che è appunto ciò che vuole attuare2.
Ma che cosa Trump vuol fare ( qual è la causa finale?)
E Trump, per cosa vuole andare al mercato (WTO) ? Quale causa lo attrae? Per “amore” di che cosa vuol cambiare le regole di mercato?
Poiché è un POLITICO sicuramente ci va per attuare/risistemare un altro ciclo autoattivato.
Il ciclo “autoattivato”
Il ciclo autoattivato è simile ad un motore di automobile. Noi giriamo la chiavetta dell’auto e il motorino di avviamento fa girare una prima volta il motore che, partito, poi va da solo. Infatti il motore una volta concluso un giro ha posto da sè stesso le condizioni per la ri-partenza del secondo giro e continuerà così sino all’esaurimento del carburante. Similmente avviene per la logica del ciclo trascendentale dove il risultato del ciclo stesso pone la possibilità del suo dinamismo qualitativo. Lo abbiamo già visto nella razionalità che anima il ciclo dei migranti: sino a che riesco a riempire il gommone di paganti, il guadagno spingerà qualcuno a ricominciare e riempire un altro gommone, o di una barca se devo arrivare a Pantelleria. Si tratta del ciclo di mercato governato dal carburante-denaro.
La struttura socio economica del sociale
Come abbiamo fatto per il WTO anche questa volta completiamo il ciclo politico controllando se nel reale avviene proprio così. Questa volta lo competiamo nella parte inferiore del ciclo politico perché è ciò che “attua”.
Di quale ciclo si tratta? Trump ha promesso agli elettori di modificare le leggi di Mercato per preservare/modificare la struttura sociale USA e tornare ai fasti precedenti. Si tratta perciò del ciclo SOCIALE, più esattamente della “qualità della STRUTTURA SOCIALE” e ovviamente si tratta di un ciclo autoattivato. Ripetiamo ancora che la sua posizione sotto la politica è importante, assume la stessa importanza che ha la posizione del numero in una normale operazione che lo fa numero delle unità, o delle decine, o delle ….
Il contenuto della struttura sociale USA (causa finale)
Che si tratti della struttura sociale è plausibilissimo: non è possibile pensare la logica che anima la società divisa dalla logica della sua costruzione, costruzione animata dalla politica .
Approfondiremo in seguito il metodo della scelta oggettiva del contenuto, perché ora ci distrae. Per ora ci limitiamo ad indicarne il risultato senza giustificarlo e sottolineiamo solo ciò che serve a disegnare il nuovo ciclo.
- Cosa autoattiva dal di dentro la qualità della vita SOCIALE per realizzare il possesso del denaro? Il “sogno americano”: diventare ricco e potente in breve tempo. Essere uomini ricchi che “si son fatti da soli” come Steve Jobs, o Mark Zuckerberg, Paperon de Paperoni, …
- Quale fine ha la logica di sviluppo del mercato? La competizione SOCIO-economica. La parola “competitor” usata da Trump non si può tradurre in nemico, come traducono i giornalisti italiani. Nemico si traduce per esempio con “enemy” ma mai con “competitor” che invece si può tradurre con concorrente, competitore. Aggiungiamo però che, qualora la logica di mercato competitor sia senza confini diventa Mors tua vita mea. Può arrivare a dare la priorità al businnes su tutto, “businnes to businnes for businnes” mettendo da parte qualsiasi altra considerazione.
Quale ciclo deve mantenere in moto una struttura sociale negli USA? Cosa invece il WTO blocca?
La politica di Trump deve produrre una società in grado di generare la possibilità del “sogno americano” (educatività)→ attraverso il possesso di denaro → generato dalla produzione interna dei beni materiali necessari alla società/comunità → che ha il fine di attuare un arricchimento rapido secondo la logica della “competizione” e attraverso l’arricchimento continuo il sostentamento sociale degli abitanti USA che la realizzano.
Il presidente deve attuare il motivo per cui il sistema socio economico USA si sostiene noto come “sogno americano”. Ma come si fa quando le aziende produttive che dovrebbero distribuire la ricchezza ai compratori fuggono in “Cina” per restare “competitor” nel mercato?
Non si può perché questo impedisce la “chiusura” del ciclo socio-economico. Non resta che cercare di far tornare le aziende attraverso il “first america”, denunciare il WTO e far diventare il resto del mondo “competitor” rispetto agli USA, in particolare i paesi economicamente più forti che “succhiano” la massa monetaria. Da qui la guerra commerciale che sembra stia sfociando in una guerra monetaria.
Aiaiaiaiiiiii!
Il magico uguale: un nuovo ciclo.
Come avviene in una operazione matematica in cui sommando i due addendi si ottiene un numero che non è né il primo né il secondo, più grande i entrambi ma a loro legato, così, inavvertitamente, sommando cicli tra loro abbiamo ottenuto un nuovo ciclo che li comprende tutti.
L’”UGUALE” è interessantissimo, magico e fondamento importantissimo della politica e più ingenerale del modello di sviluppo alternativo, ma lo vedremo la prossima volta.
Conclusione
Anche oggi lo scopo era APPROFONDIRE il meccanismo con cui i cicli si “sommano” tra loro.
- I cicli si completano a vicenda
- i cicli sono tutti auto attivati possiedono al proprio interno il fattore che li fa “ripartire”.
- I tre cicli formano un tutt’uno inscindibile, nel quale il “sogno americano” o il suo equivalente litiga direttamente con le logiche della globalizzazione quando non sono coerenti. Come vediamo sui giornalli modificando una “cella” tendono a “modificarsi” o ad entrare in conflitto tutte. Occorre UNIRE le logiche di sviluppo per poter attuare.
- Ciascuno dei cicli è (dovrebbero) fuso con il ciclo di controllo della DSC
E al centro hanno (o meglio dovrebbero avere) la vita…
La brevità ci impone di fermarci proprio qui, ma non senza essersi resi finalmente conto che il “ciclo politica” staccato dal “ciclo globalizzazione” o dalla logica di funzionamento del “ciclo strutture sociali” proprio non esiste. Cominciamo a capire l’origine degli squilibri della attuale democrazia e cosa significhi populismo: promettere di realizzare di ciò che è impossibile da modificare; e la loro nascita: il conflitto tra sviluppo sociale ed economico.
Un caro saluto a tutti.
Roberto Roggero
La distribuzione del denaro nel ciclo WTO La distribuzione del denaro nel ciclo TRUMP Il Ciclo Crescita Felice La distribuzione del denaro nel ciclo Crescita Felice
1(produce = causa efficiente
2La mamma va al mercato per amore dei suoi tre figli.